Privacy, che cos’è il Gdpr?

Privacy, che cos’è il Gdpr?

 

Il Gdpr, sigla di General Data Protection Regulation, è il regolamento europeo su privacy e dati che diventerà operativo dal 25 maggio 2018. Siamo agli sgoccioli, ma diversi utenti (e aziende) hanno dimostrato di essere in ritardo sulle proprie azioni di adeguamento. È probabile che il Garante per la privacy, l’autorità che vigila sul trattamento dei dati in Italia, conceda un periodo di tolleranza di sei mesi dopo il 25 maggio, comportandosi in maniera più elastica sui casi di infrazione.

Cosa prevede la Gdpr? La Gdpr, come dice la sigla, è un testo che prova a uniformare le leggi europee sul trattamento dati e il (nostro) diritto a essere in pieno controllo delle informazioni che ci riguardano. Il regolamento si compone di 99 articoli e istituisce alcune novità come il diritto all’oblio (gli utenti possono chiedere di rimuovere informazioni a proprio riguardo), la «portabilità» dei dati (si possono scaricare e trasferire dati da una piattaforma all’altra, senza vincolarsi a un certo account) e l’obbligo di notifica in caso di data breach (le aziende, se subiscono fughe di informazioni sensibili, devono comunicarlo entro 72 ore). I destinatari sono i «titolari del trattamento», ossia chi gestisce le informazioni: privati e, soprattutto, aziende.

Quali sono i principali obblighi? Fra gli obblighi da tenere in considerazione,  soprattutto la richiesta di consenso in forma chiara (articolo 7), l’istituzione di un registro delle attività (articolo 30), la notifica delle violazioni entro 72 ore (articolo 33) e la designazione di un «responsabile protezione dati» (articolo 37). Per quanto riguarda il consenso, l’azienda deve chiedere il via libera «in modo chiaramente distinguibile dalle altre materie, in forma comprensibile e facilmente accessibile, utilizzando un linguaggio semplice e chiaro (al contrario delle vecchie e chilometriche informative, ndr)». Sul fronte del registro di trattamento, si obbligano i titolari a dotarsi di un registro delle attività dove si elencano – tra le altre cose – le finalità dell’elaborazione dei dati, i destinatari, l’eventuale scadenza per la loro cancellazione.

 

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